Annukka Peura
Annukka Peura (b. 1968) first collection of poems, Kaaoksen matkustaja (The Traveller to Chaos) was awarded the J. H. Erkko Prize for the best collection in 1989. Her second work of poetry, Erotus (Difference) came out six years later in 1995 and won the Kalevi Jäntti Prize. Peura studies memory and the relationships between experience and language: when did word become separated from things and feelings? Peura’s profusely associating poems reach out beyond language, but the structure of language and poetry still holds the poems on this side.
AN EXPLORER IN THE LIBRARY OF CULTURAL TRADITION
Confessioni [1-12]
1.
Il fiore si schiude, il suo viso volto verso la luce più bianco della luce.
Tutto intorno svanisce, strade, alberi. Tutto è già scritto.
2.
E’ scritto che ogni mille anni i cespugli fioriscono in lingue di fuoco.
E il fiore si chiama Dolores e lei è la bellezza e lei è il dolore.
3.
E il fiore si chiama Dolores.
E’ il cavaliere di rose
e l’hidalgo di giacinti:
oggi è immortale…
4.
Non morirà oggi,
la mano per un momento ha svestito dal volto la disperazione.
E la ferita, che sanguina sanguina all’interno, dorme.
5.
Il suo viso
la mia mano
e tutto ciò che è.
6.
Dolores nel cespuglio di rose
Dolores nel canto degli uccelli
Dolores nella fossetta della spalla
Dolores nella bocca del bacio
7.
Dalle profondità ritorna in sé.
Delle piccole stelle marine tremolano ancora sulle palpebre.
Il suo sole è grande e la sua pupilla piccola.
8.
Il suo sole tinge il perielio dei capelli.
I suoi abiti si fondono con le dune dorate del corpo.
9.
Tra le braccia come torso, i capelli da entrambi i lati del collo
lei è lei è lei è
10.
Queste sono: sere, nelle quali ancora si attardano le ombre dei passanti.
Profumi, che spiegano i propri petali sotto la pioggia.
Nel loro centro piatto, ossuta e solenne, una piccola morte.
E una minuscola d.
11.
E’ in piedi da sola sulla sponda del pensiero.
Intorno agli occhi si allargano i cerchi neri.
Pensando en la muerte.
12.
Erotus (Differenza), 1995. Traduzione di Antonio Parente.
O il sole o nulla, dice Dolores.
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